Tappa di attraversamento della Tuscia, la storica regione che ha per capoluogo Viterbo. Ancora pioggia al risveglio, ma la domenica del pellegrino si apre con la prima messa nella Basilica di Santa Cristina e del Miracolo Eucaristico. Intanto spiove: buon segno per un altro percorso nella bellezza, questa volta fatta di tipiche vedute bucoliche da campagna romana, con tanti importanti riferimenti storici...
La storia ha una funzione fondamentale: servire da monito per evitare di ripetere errori e tragedie del passato: imbattersi nel cimitero di guerra di Bolsena, che incontriamo lungo la strada per Montefiascone, leggere i nomi e l'età di quei ragazzi caduti, deve servire a tutti noi per non dimenticare l'abisso umano che l'ideologia e il totalitarismo possono portare...
La salita a Montefiascone porta un incoraggiamento importante: siamo ormai solo a 100km dalla meta, la tomba di Pietro!
È vero che dopo ormai 900km la fatica inizia a farsi sentire, ma è altrettanto vero che lo spettacolo che ci circonda ad ogni tappa con la conseguente consapevolezza e gratitudine di essere parte di un disegno meraviglioso, fa superare ogni difficoltà.
Cammino palestra di vita...
Tra l'altro Montefiascone, tra Basilica, Rocca dei Papi e vedute mozzafiato sul lago di Bolsena, è l'ennesima conferma di tanta meraviglia.
Si scende quindi su Viterbo, la città dei Papi: l'impianto medievale è stupendo, da non perdere per chi ama quell'epoca, con il Palazzo dei Papi che domina su tutto...
Tra uliveti e campi colorati di fiori, ci avviciniamo alla Capitale, superando i bei borghi di Vetralla e Capranica, prima di raggiungere Sutri, dove la squisita accoglienza di Mercedes nel B&B La casa di Lalla, sarà sede
dell'ultimo riposo prima di raggiungere Roma...
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