Lasciando la Val d'Orcia, dopo un passaggio al Borgo Termale di Bagno Vignoni, inizia uno dei tratti più "selvaggi' del percorso italiano della Via Francigena:
La salita a Radicofani, con pendenze davvero impegnative fino al 15%, attraversa un paesaggio splendido, tra distese che sembrano infinite di prati fioriti, punteggiati di boschi e filari di cipressi.
Saliti in quota si prosegue, spesso in cresta, ammirando un paesaggio mozzafiato che lascia sulla destra, verso ovest, la Maremma Toscana con l'Amiata e, a sinistra verso est, le alture della Tuscia e dei Monti Cimini.
L'arrivo a Radicofani, è un ennesimo "tuffo" nella storia, per l'architettura a l'armonia del borgo in pietra perfettamente conservata negli edifici e nelle strade, con l'imponente Rocca che domina il paesaggio per chilometri...
La lunga discesa verso il Lazio è una "profonda immersione" nella meraviglia: lo sterrato che si segue, percorre una linea sinuosa tra le colline, in lontananza qualche casolare, a volte qualche rudere, delle greggi di pecore al pascolo, con una pace immensa, interrotta solo dal soffio del vento: un'esperienza da vivere...!
Raggiunta la Cassia, il "ritorno alla civiltà"...
Si è fatto tardi e devo raggiungere l'ostello di Bolsena per la notte, supero Acquapendente sotto l'ennesimo acquazzone poi, picchiata finale verso il primo dei laghi vulcanici laziali.
Mi accoglie con grande gentilezza Suor Rita, della congregazione delle Suore del Santissimo Sacramento, nel convento di fronte alla storica Basilica di Santa Cristina e del Miracolo Eucaristico, uno dei punti forti del percorso di fede del Cammino...
In Basilica, domenica mattina, nel luogo dove si è svolta l'eroica vita di Santa Cristina, a cui tutta Bolsena è particolarmente devota, posso naturalmente dedicare un pensiero e una preghiera alla nostra Chicchi, che con Guly al suo fianco, ogni giorno testimoniano a chiunque incontrano che "nothing is impossible" e che la vita è un dono che merita di essere vissuto, passo dopo passo, secondo quello che a ognuno è dato...
Con il cuore che sempre di più apre allo stupore e alla speranza, riprendo il cammino... e Buona Domenica!
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